Sul blog di YouTube si parla di economia responsabile e consigli per guadagnare con il canale

08/10/2021
Superato il traguardo dei due milioni di creatori che hanno aderito al Programma Partner di YouTube (YPP – YouTube Partner Program), la celebre piattaforma web 2.0 per la condivisione di contenuti multimediali, con lo slogan “La responsabilità fa bene alle imprese e all’economia dei creatori”, nel suo blog ha spiegato agli addetti ai lavori e a chi vuole impegnarsi in questa interessante attività cosa fa per far crescere un’economia creativa completamente nuova. Alla base dello YPP c’è il concetto che chiunque si ritenga capace possa iscriversi e inizi, pubblicando contenuti multimediali originali, a monetizzare la propria attività sul web. Naturalmente, come per tutte le attività, esistono delle regole che, nel caso di YouTube, se rispettate portano a un aumento di fiducia e, di conseguenza, a entrate maggiori. Non si tratta solo di evitare contenuti che violino le leggi sul diritto di autore o altre leggi dei vari paesi dove la piattaforma è presente, ma anche di generare opinioni autorevoli e ridurre i contenuti limite. Oggi su YouTube ci sono, come abbiamo detto, oltre due milioni di “creatori” di tutti i tipi. A partire dal tutorial su questo o quel software, proseguendo con le recensioni accurate di prodotti, per finire agli intrattenitori con le loro gag, esiste un mondo che, nei soli Sati Uniti nel 2019, ha generato un’economia pari a circa 350.000 posti di lavoro.
Proteggere l’economia creativa
Il modello di business YouTube funziona anche, e forse soprattutto, perché l’azienda si è assunta la responsabilità di proteggere la comunità (creatori e utenti) proponendo contenuti incredibili e reprimendo quella piccola frazione di “cattivi soggetti”. Nel quarto trimestre dello scorso anno il tasso delle violazioni di YouTube oscillava fra lo 0,16 e lo 0,18; in poche parole su 10.000 visualizzazioni su YouTube, solo 16-18 provenivano da contenuti illeciti. La conseguenza è stata che il vantaggio, portando maggiori entrate all’azienda (solo per gli annunci nel secondo trimestre 2021 si parla di ricavi superiori a 7 miliardi di dollari) e ai creatori e ai partner che hanno visto incrementare le loro entrate. Chiunque ha un canale YouTube, in teoria, potrebbe partecipare allo YPP ma deve soddisfare uno standard di qualità e aderire alle politiche dell’azienda, specie in materia di incitamento all’odio, alle molestie e disinformazione che vengono controllate da revisori qualificati. Se vogliamo, anche dietro le politiche in merito ai contenuti vietati, che sono puntualmente rimossi, esiste una logica di mercato e di profitto. Gli inserzionisti su YouTube devono avere fiducia nel sistema e non devono provare disagio nel vedere i contenuti ai quali è associato il loro marchio.
Più fiducia nei creatori di contenuti che aderiscono allo YPP
Chiunque aderisce allo YPP ha accesso a una serie di programmi per controllare come potrebbe essere monetizzato il loro contenuto, anche prima di pubblicarlo, autocertificandolo e riducendo di oltre il 50% gli errori di valutazione. Il programma di verifica consente di controllare, per esempio, se ci possono essere reclami per la violazione dei diritti di autore o se uno degli inserzionisti potrebbe ritenerlo non idoneo. Il risultato più evidente è che la stragrande maggioranza dei contenuti caricati dai canali in YPP soddisfa le soglie di idoneità agli annunci ed è adatta a tutti gli inserzionisti. In effetti, solo una percentuale a una cifra dei video monetizzati dai creatori riceve un’icona con il simbolo del dollaro giallo (nel senso che mostrano annunci limitati o assenti). E questa è una vittoria sia per gli inserzionisti che per i creatori.