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The Legend of Zelda: Link’s Awakening, versione rivisitata per Nintendo Switch

The Legend of Zelda: Link’s Awakening, versione rivisitata per Nintendo Switch

By Redazione

The Legend of Zelda: Link’s Awakening, videogioco apparso per la prima volta nel 1993 su Game Boy, è ora disponibile in versione rivisitata e moderna per Nintendo Switch. Una vera e propria edizione da collezione per uno dei videogiochi più appassionanti e conosciuti. Quarto episodio della saga dell’omonima protagonista che dà il titolo al gioco, The Legend of Zelda: Link’s Awakening fu ideato e diretto da Shigeru Miyamoto; pubblicato per la prima volta in Giappone, qualche anno dopo la prima uscita, fu messa a disposizione una seconda versione con il titolo di The Legend of Zelda: Link’s Awakening DX. Quest’ultima differiva dalla prima poiché disponeva di un dungeon (luogo sotterraneo tipico dei videogames, dove svolgere le azioni proprie del gioco) completamente a colori, assente nella versione del 1993.

Inoltre, il videogioco che narra la saga della principessa Zelda si lega inevitabilmente al lancio di un’altra importante novità per la Nintendo, l’azienda giapponese specializzata nella produzione di giochi virtuali. Infatti, il primo videogame della serie fu pubblicato come titolo di lancio per la nuova periferica della casa giapponese, il Famicom Disk System, console di 8 giochi e di esclusiva distribuzione nipponica. Il titolo fu pubblicato su floppy disk, così da permettere al giocatore di salvare le performance registrate di partita in partita. Di certo, un’innovazione importante per gli appassionati, che avevano la possibilità di ripartire con il gioco esattamente dal punto in cui avevano lasciato, senza perdere i progressi effettuati. In poco tempo, The Legend of Zelda divenne un vero e proprio cult per la Nintendo, che riuscì a vendere oltre 6 milioni e mezzo di copie, rinforzando ed estendendo la notorietà del brand della casa giapponese. Il gioco nasce grazie all’inventiva e alla storia personale del suo sviluppatore; infatti, pare che la saga abbia origine dalle avventure che Miyamoto ha vissuto da bambino nei boschi dietro casa.

Seguendo nel plot lo svolgimento tipico delle favole russe, il gioco si caratterizza per la presenza di un eroe (Link), un antieroe (Ganon) e la principessa vittima delle forze del male, Zelda, appunto. La saga si svolge nella fantasiosa terra di Hyrule, la cui quotidianità tranquilla e pacifica, viene sconvolta dalla fuga di Ganon, il re del male. Quest’ultimo tenta di accaparrarsi la Triforza della Saggezza, custodita dalla Principessa Zelda, che viene rapita da Ganon e dal suo esercito di mostri. Toccherà all’eroe Link partire per la riconquista della Triforza e, soprattutto, liberare la bella principessa. Nonostante siano trascorsi ben 26 anni, la Nintendo non ha tradito i suoi users più fedeli, decidendo di restituire agli appassionati dei videogames un restyling delle avventure di una delle principesse più conosciute nel mondo virtuale. Restyling che, però, non ha stravolto completamente la versione originale del gioco, di cui ha preservato il nome e le modalità di svolgimento dello stesso.

Quasi un modo per non distaccarsi troppo dalla variante originale e non rendersi totalmente irriconoscibile agli occhi del giocatore più fedele, che magari ha interagito con il mondo di Zelda fin dalla sua fondazione. Tuttavia, se rivisitazione doveva essere, rivisitazione è stata. E, così, le innovazioni tecniche non sono mancate. Dalla grafica visiva, accattivante seppur essenziale, la tridimensionalità del gioco sostituisce con successo il superato sistema a caselle della prima versione; la suddivisione a puzzle conferisce equilibrio all’ambiente. Ambiente colorato e ravvivato dalla scelta di colori accesi, che conferiscono una particolare attrattiva all’isola di Koholint. Ogni elemento, personaggio, costruzione e musica sembrano posizionati nel posto più opportuno, dando l’impressione di trovarsi davvero nel posto giusto. Un’armonia più dolce è regalata dal nuovo sistema di illuminazione, che tiene desto il giocatore e valorizza la nuova inquadratura 16:9.

Lo sviluppo del gioco conserva linearità e coerenza, alternando puzzle e attività di esplorazione (ora possibile attraverso il sistema di scambio degli oggetti) ad un clima rilassato o ad azioni più coinvolgenti e dinamiche. Tuttavia, la Nintendo ha deciso di fare le cose in grande e ha introdotto un’importantissima novità, che concede al gioco un ancor più elevato livello di personalizzazione: la Chamber Dungeon Mode. Si tratta di un Non Player Character (personaggio non giocante), che interagisce attraverso un linguaggio ridicolo e comico. Quest’ultimo permette al fruitore di creare dungeon personalizzati, facendo uso dei pezzetti raccolti dai labirinti incontrati nel corso del gioco. Le novità non sono finite. Gli editor, infatti, stanno pensando di sviluppare la saga di Zelda sulle modalità multi giocatore e sfida; in questo modo, ogni user potrà proporre i dungeon creati agli altri utenti della community, sottoponendoli al loro giudizio. Dunque, il restyling di The Legend of Zelda: Link’s Awakening promette importanti novità, suggestive sorprese e gratificanti innovazioni.

Nonostante l’età anagrafica, la saga di Zelda ha saputo rinnovarsi e, nella nuova versione da collezione, si presenta come un’occasione da non perdere. Per i già fedeli users del videogioco, ma anche per i neo giocatori in erba, che vogliono cimentarsi in un’avventura nuova e stimolante.

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