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A proposito del Pegasus Spyware che sta creando problemi di sicurezza all’iMessage di Apple

A proposito del Pegasus Spyware che sta creando problemi di sicurezza all’iMessage di Apple

By vanexa95

Il Pegasus Spyware è un software creato dalla NSO (azienda tecnologica israeliana) programmato per registrare e trasmettere dati personali e attività dell’utente che lo scarica spesso in maniera involontaria. L’attacco agisce con un attacco a “zero-click” e sembra sfruttare delle vulnerabilità di iMessage, l’app di messaggistica predefinita negli iPhone.

Parla Bill Marczack, della Citizen Lab

Secondo Amnesty International e Citizen Lab c’è stata una fuga di dati all’interno di NSO che ha reso disponibile una lista di 50.000 potenziali bersagli dello strumento di spionaggio. Bill Marczak, un dipendente di Citizen Lab, ha dichiarato con un post su Twitter che iMessage in alcuni casi esegue automaticamente dei file anche se proveniente da un estraneo. Secondo lui questo non è un problema per l’utente medio perché il costo della tecnologia è ancora eccessivo ma Apple deve correre ai ripari prima che gli attacchi zero click contro iMessage si diffondano tra gli hacker comuni. Pare che abbia ragione il ricercatore. La lista, infatti comprendeva giornalisti, editori e capi di Stato.

Parla la Apple

Apple rassicura i suoi utenti e ritiene di proteggere bene iMessage con il sistema di sicurezza BlastDoor (lett. “rifugio antiaereo”) che separa l’App dal resto del sistema operativo. Inoltre, il colosso americano condanna gli attacchi contro giornalisti e attivisti per i diritti umani che lottano per rendere il mondo un posto migliore. In ogni caso un portavoce di Apple ha dichiarato che l’azienda lavora per effettuare ulteriori miglioramenti ed evitare così anche gli attacchi più sofisticati.

Parla la NSO

Secondo l’inchiesta redatta con la collaborazione internazionale di 17 grandi giornali, la lista sfuggita al controllo della NSO conteneva anche il nome di persone vicine a Jamal Khashogghi, scrittore e giornalista saudita, sparito nel 2018 all’interno del consolato dell’Arabia Saudita di Istanbul e dichiarato morto qualche settimana dopo, in seguito ad un diverbio. La NSO si dichiara estranea ai fatti, critica brutalmente l’inchiesta nella quale viene accusata di spionaggio e nega che i suoi strumenti abbiano preso di mira i familiari di Jamal Khashogghi. Se vuoi approfondire il rapporto tra gli Stati Uniti e la NSO, leggi il nostro articolo.

Fonte: Forbes.com

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