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Auto e mercato: i modelli scomparsi nel 2019

Auto e mercato: i modelli scomparsi nel 2019

By Redazione

Anche il mondo dell’auto è soggetto alle tendenze e alle mode del momento. Il mercato del settore dipende moltissimo dai gusti e dalle percezioni avvertite dal cliente poiché, al momento della vendita e dell’acquisto di un’auto, anche il più piccolo dettaglio può fare la differenza. E, soprattutto, decretare il successo o l’insuccesso di un particolare modello di autoveicolo.
Infatti, non è fatto raro né poco diffuso la “scomparsa” di alcuni modelli di auto dal mercato.

E la motivazione è sempre riconducibile ad un unico fattore: la macchina non ha ottenuto il giusto successo, non ha realizzato i prefissati obiettivi di mercato, perché non ha intercettato al meglio l’intenzione dell’acquirente.
Infatti, un buon numero di modelli non ha avuto un seguito di successo oppure il progetto è stato accantonato ancora prima di essere realizzato pienamente. Infatti, il mercato ha logiche severe e tempi ristretti. Se un qualsiasi fenomeno sociale non conosce diffusione in un tempo brevissimo, suscitando nell’immediato un buono spirito di emulazione, difficilmente avrà successo. Ed, allora, meglio cambiare marcia e dirigersi su altro. Auto comprese.

Vittime del fenomeno della “scomparsa” sono stati modelli appartenenti a brand di grido e che detengono quote di mercato di notevole estensione.
Per rimanere nel contesto italiano, è possibile far riferimento a due modelli del marchio FCA. L’Alfa Romeo Mito fu lanciata nel giugno del 2008; apprezzata solo per brevissimi periodi, è stata oggetto di innovazioni nel design, nella meccanica e negli equipaggiamenti, ma senza solleticare più di tanto la curiosità dell’acquirente. Cadrà nell’oblio ben presto. Stesso destino per la Punto, che non sarà sostituita, perché lo stabilimento ha deciso di procedere con lo sviluppo della Fiat 500 Cross e CrossX.

Anche la Volkswagen è stata colpita dalla stessa “sindrome”. Il rilancio del nuovo Maggiolino non ha sortito gli effetti sperati per la casa tedesca. Così, pochissimi esemplari sono disponibile sul mercato, ad un costo di circa 27000 euro. Pertanto, solo il mercato dell’usato fa faville da questo punto di vista. Tuttavia, la “strage” del grandi marchi non si arresta qui.

La Opel, infatti, ha tolto dal mercato addirittura 3 modelli nel giro di pochissimo tempo. Cascada, Adam e Karl sono sparite dalla circolazione, rivelatesi non all’altezza degli esemplari che le avevano precedute. Anche l’Audi ha dovuto riprogettare il suo parco macchine, smettendo la produzione della versione 2 e 3 porte. Scomoda per il cliente, nonostante il buon rapporto qualità – prezzo, il modello non trova sbocco neppure nel mondo dell’usato.

Citroen e BMW, nonostante l’illustre fama, non sono esenti da fenomeni di insuccesso. La Citroen, infatti, ha visto sparire dal mercato il suo cavallo di battaglia per eccellenza, la C5 con carrozzeria berlina e station wagon.
BMW, invece, ha dovuto arrendersi sulla Serie 5 Gran Turismo, ideata per il cliente che era alla ricerca di spazio, senza andare alla ricerca di un modello familiare o dover rinunciare al lusso e agli optional più all’avanguardia. Cassata pienamente, non ha riscosso lo stesso successo della Serie 3 Gran Turismo. Sempre in casa BMW, la Paceman Mini ha seguito lo stesso percorso; il marchio Mini, infatti, non ha incentivato all’acquisto e la Paceman è stata soppiantata dalla Mini Countryman.

Ford, Nissan e Toyota, dall’altra parte, non possono festeggiare. La B e la C – Max Ford, infatti, sono sparite dal mercato, nonostante i competitivi prezzi di mercato. Si tratta di modelli di monovolume fagocitati dai potenti SUV.
In casa Nissan, alcuni modelli hanno dovuto alzare bandiera bianca: la Note e l’elegante Range Rover Evoque in versione coupé a 3 porte non hanno provato lo stesso successo della Juke e della Qashqai. La grande diffusione dei SUV ha affossato anche alcuni esemplari di casa Toyota, come l’Avensis e l’Infinity Q 50 Hybrid.

Dunque, il successo e l’insuccesso di un’auto non dipendono molto dal marchio o dalla fama del brand. Infatti, la scomparsa di alcuni esemplari dal mercato ha colpito anche colossi di grido e dalla notorietà planetaria, la cui immagine è ben radicata nell’immaginario collettivo. Come accade per l’abbigliamento, la buona riuscita o il fallimento di un’auto dipendono più che altro dal momento in cui una macchina viene lanciata sul mercato e, soprattutto, dai gusti o dalle spinte che, in quel particolare frangente, spopolano tra i clienti del settore.

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