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Smartphone Luxury: ecco i più cari al mondo

Smartphone Luxury: ecco i più cari al mondo

By Redazione

C’è chi  non gli presta molta attenzione perché “l’importante è che faccia le telefonate quando ne ho bisogno”. C’è chi gli conferisce il giusto valore, perché è lo strumento che lo supporta nel lavoro e nella vita quotidiana. C’è chi, poi, non può farne a meno e lo sceglie con cura, tra i migliori sulla piazza. Ed, infine, chi si svena, perché ne fa uno stile di vita, un mezzo di autoaffermazione, per lanciare un messaggio ben preciso alla cerchia di conoscenze di cui si circonda. Parliamo ovviamente dello smartphone, capace di catalizzare ogni attenzione e diventare spesso il centro della vita quotidiana.  Ed ultimamente il numero di persone che lo concepisce in modo totalizzante è in preoccupante crescita, insieme a chi è disposto a sborsare somme astronomiche per il loro acquisto. Ma quali sono gli smarphone più costosi al mondo?

Scorrendo la classifica dei prodotti luxury, è possibile trovare dispositivi davvero molto particolari per design e funzionalità, ma con prezzi da capogiro. Vediamo i più costosi presenti sul mercato. Nato dalla collaborazione tra Huawei e Porsche, il “Mate 10” è caratterizzato da un design elegante, in cui è possibile ritrovare le caratteristiche di uno dei brand automobilistici più famosi. Dall’ involucro in pura ceramica, presenta una RAM da 6GB, accessori con firma Porsche, display OLED 18:9, fotocamera posteriore Leica. Costo: 1395 euro. Circondato da pietre preziose, in particolare 360 diamanti incastrati su una base di acciaio e alluminio, il “Goldvish Eclipse – Diamond Heaven – Black Alligator” è dotato di involucro in pelle di coccodrillo, processore Quadcore Snapdragon, due fotocamera da 13 megapixel (quella sul retro) e da 5MP (quella posta sul davanti). E qui il prezzo sale: 32800 euro.

Seppur la casa che lo produceva sia ormai fallita, il Vertu può essere considerato ormai un pezzo rarissimo, divenuto ormai modello da collezione. Uno dei suoi esemplari, il Cobra Limited Edition è coperto da 2 smeraldi e 439 rubini. Costo: 320000 euro.  Cellulare quasi blindato ed inattaccabile da pirati informatici è il  “Sirin Solarin”. Dal costo di 12000 euro, è dotato di un sistema Android personalizzabile e di un interruttore che ne garantisce l’immunità da qualsiasi attacco o crimine informatico.

Modello IPhone rifinito in oro e rodio, racchiuso in un involucro di zaffiro, il “Mobiado Grand7” è prodotto in Canada, seppur a tiratura limitatissima, tra i 200 e i 500 modelli. A seconda del prototipo e del materiale scelto, il prezzo può partire dai 2700 euro per salire verso cifre ancora più vertiginose. Con i suoi oltre 2500 euro come prezzo di partenza, il “Samsung W2018” ha la classica forma a conchiglia. Dotato di un livello di tecnologia molto sofisticato, di una fotocamera posteriore con apertura f 1/5, è preda per pochi eletti e diffuso unicamente in Cina e Corea del Sud. Riproponendo il modello Nokia da molti rimpianto, l’azienda russa Caviar propone l’omonimo esemplare “Caviar3310 – The Last Emperor”, con su l’immagine dello zar Nicola II. Modelli alternativi sono gli IPhone “Modello Putin”. Costo: 2000 euro.

Al costo di 2040 euro, invece, il mercato propone “Goldgenie iPhone X Diamond Cluster”, dall’involucro in oro 24 carati, rifiniture in legno di ciliegio e diamanti, che sostituiscono il brand Apple. Anche questo prodotto a mano e con materiali di alta esclusività, il “Gresso Regal Smartphone” si presenta in un duplice modello: iPhone in titanio e oro dal costo di 4000 euro oppure 2500 euro il Regal, equivalente al più conosciuto Android. Chiude questa speciale classifica un dispositivo dal costo di 22600 euro: è il “Savelli Jardin Secret”. Prodotto in cuoio e diamanti, è dotato di adattatori per poter essere ricaricato in qualsiasi posto l’utente possa trovarsi. Il prezzo può ovviamente salire a seconda del materiale scelto.

Com’è possibile notare, le cifre di mercato di questi dispositivi provocano davvero un brivido dietro la schiena.  E la domanda che potrebbe sorgere è soprattutto una: ne davvero vale la pena?

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