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Banksy va all’asta in versione Nft, appuntamento al 22 luglio

Banksy va all’asta in versione Nft, appuntamento al 22 luglio

By fogliotiziana

Un esordio col botto per Valuart, la startup che realizza Nft (Non-Fungible Token) e che giovedì 22 luglio metterà all’asta “Spike” del famoso street artist Banksy. L’opera originale è stata creata in Palestina e attualmente è di proprietà del tenore Vittorio Grigòlo, che è anche il co-fondatore della piattaforma che realizza Nft derivati da opere d’arte.

L’originale dell’opera è una pietra staccata dallo stesso Banksy dalla barriera israeliana in Cisgiordania, su cui ha scritto la parola “spike”, che significa punta, spuntone. Nella versione Nft, accompagna dalla voce di Grigòlo, si vede la pietra che fluttua nello spazio, poi attraversa l’atmosfera terrestre e si schianta nel Mar Morto, tornando simbolicamente lì dove è sempre stata.

Il 50% dei ricavi dell’asta sarà devoluto in beneficenza a sostegno delle attività delle organizzazioni che aiutano le vittime dei conflitti a livello globale. Per Grigòlo “è stata un’esperienza fantastica dare una voce a un’opera d’arte così straordinaria”. Chi si aggiudicherà l’asta quindi, si porterà a casa (si fa per dire) un pezzo unico.

Gli Nft, infatti, sono dei certificati che attestano l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale, oltre che l’autenticità. Essendo registrati in una blockchain, infatti, non possono essere copiati, né scambiati tra loro.

Gli Nft sono un fenomeno che risale al 2017, ma solo quest’anno ha visto una vera e proprio esplosione, tanto che molti parlano di bolla speculativa. È oramai storia il caso dell’artista Beeple, battuto da Christie’s per 69,3 milioni di dollari e intitolato “The first 5.000 days”.

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