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Cosa sappiamo di Squid Game, la serie horror su Netflix di cui tutti stanno parlando

Cosa sappiamo di Squid Game, la serie horror su Netflix di cui tutti stanno parlando

By manuelasole

Ormai tutti abbiamo sentito parlare di Squid Game la nuova serie televisiva sudcoreana che dal 17 settembre è stata lanciata dalla piattaforma di streaming Netflix.

La serie, composta da 9 episodi e scritta e diretta dal regista Hwang Dong-hyuk, ha preso forma dopo 13 anni. Infatti, il regista ha iniziato una prima stesura della sceneggiatura nel 2008 e negli anni ha avuto difficoltà nel trovare chi volesse produrla. Adesso, invece, la serie TV è la più vista in più di 90 paesi e si sta già pensando di produrre la seconda stagione.

Questo recente prodotto targato Netflix, infatti, sta avendo un inaspettato successo anche nel nostro paese, sebbene non sia stato ancora doppiato in Italiano ma sia disponibile solo in lingua originale (coreano), inglese, spagnolo, tedesco e francese. Ad ogni modo sono presenti i sottotitoli in italiano.

Ma veniamo alla trama. Corea del sud, un giocatore d’azzardo, divorziato e pieno di debiti, incontra un uomo alla fermata della metropolitana che prima lo mette alla prova e poi lo invita a partecipare ad alcuni tradizionali giochi coreani per bambini dov’è posta in palio un’elevata somma di denaro. 

Così inizia la storia di Squid Game, nel momento in cui l’uomo ed altre 455 persone, di sesso ed età diverse ma tutte disperate e in gravi difficoltà economiche, decidono volontariamente di partecipare a questi giochi per vincere un montepremi finale esorbitante ovvero 45,6 miliardi di won coreani che corrispondono a circa 33 milioni di euro.

Soltanto al primo gioco “un, due, tre, stella!” i concorrenti scoprono, loro malgrado, che l’eliminazione è intesa in senso strettamente letterale e che devono competere tra di loro in una lotta all’ultimo sangue, non solo per vincere il denaro ma soprattutto per sopravvivere.

Quando un concorrente perde il gioco perde anche la vita e ad ogni morte il montepremi aumenta. 

Inizialmente i partecipanti terrorizzati decidono di abbandonare la gara ma successivamente, trascinati dalla disperazione, cambiano idea tentando di fuggire da una vita di stenti e debiti.

Se si pensa però di entrare subito nel vivo di questi giochi al massacro, dove sangue e violenza sono i protagonisti, si sbaglia, perché la serie inizia con un ritmo abbastanza lento, specialmente nei primi due episodi. D’altronde questa è stata una decisione dettata dall’intento di far emergere le caratteristiche e la storia dei protagonisti in modo da coinvolgere totalmente lo spettatore, creando una sorta di empatia, e farlo entrare completamente nella realtà del gioco.

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