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Debutta il robot umanoide RoBee

Debutta il robot umanoide RoBee

By Redazione

Si chiama B2S, Business to Social, l’approccio delle imprese Hi-Tech verso il sociale; un modello dove la tecnologia più avanzata si mette al servizio di imprese e persone allo scopo di contribuire per generare benessere per la comunità migliorando l’approccio alle tematiche ambientali, sociali ed economiche. È su questo principio che Oversonic, impresa brianzola che opera nel campo dei sistemi informatici di cognitive computing con particolare riferimento alla robotica, ha messo a punto e iniziato i test “sul campo” di RoBee, il primo robot umanoide “made in Italy” già pronto ad affrontare la sfida del mercato.

Una efficace sintesi della filosofia alla base dello sviluppo di RoBee l’ha data Paolo Denti, AD di Oversonic Robotics: “Ci siamo chiesti come la robotica potesse aiutare, ad esempio, all’interno di un reparto Covid, dove chi vi lavora è esposto a un alto rischio di contagio. In questo senso abbiamo pensato a una macchina in grado di sostituire efficacemente le persone non solo sul piano tecnico, ma anche dal punto di vista umano: RoBee infatti interagisce, parla, impara e soprattutto immagazzina le informazioni e le condivide”.

Come è fatto RoBee

Un metro e setta di altezza per un peso compreso fra i 65 e i 75 kg RoBee replica la figura umana sia sotto il profilo estetico sia operativamente. Quaranta giunti mobili, un set completo di sensori e videocamere gli consentono di muoversi agevolmente e in completa sicurezza anche in spazi affollati. Il suo sistema di videocamere, assistito dall’intelligenza artificiale, gli consente, inoltre, di riconoscere le persone assumendo, seconda l’interlocutore, il comportamento più adeguato.

L’interazione è gestita tramite interfaccia vocale con sei lingue, rimuovendo così le barriere tecniche tra umani e macchine e consentendo un dilago uomo/macchina veloce e intuitivo. È dotato di braccia complete di dispositivi di presa, una mano ed una pinza meccanica, che gli consentono di ricoprire in maniera efficace ogni tipo di task, dai semplici gesti come indicare o contare, a una solida presa per la movimentazione di oggetti.

Il robot funziona attraverso una batteria che offre un’autonomia di otto ore”, spiega Fabio Puglia, presidente e fondatore di Oversonic Robotics “Il suo sistema è gestito da tre potenti computer a bordo, che condividono il carico dei calcoli collaborando anche come sistemi ridondati di sicurezza. Un ecosistema in cloud fornisce le interfacce di controllo e consente di monitorare gli aggiornamenti in tempo reale sul livello di utilizzo di ogni componente, riducendo così drasticamente i fermi macchina e i possibili malfunzionamenti”.

Cosa può fare RoBee

Grazie al sistema di riconoscimento facciale, RoBee è in grado di compiere tutte quelle azioni ripetitive. L’esempio fatto da Paolo Denti fa pensare immediatamente alle fasi di triage Covid con controllo del corretto posizionamento della mascherina, verifica del Green Pass e dei documenti, controlli sanitari semplici (saturazione e misurazione della temperatura, sanificazione dei locali e delle attrezzature.

La video chat interattiva con possibilità di trasmettere, in tempo reale, l’audio e il video a una postazione remota migliorano notevolmente il rapporto fra l’uomo e la macchina mentre la capacità di lavorare in maniera integrata con altri robot coordinati consente di suddividere i compiti a secondo della posizione e dell’impegno di ogni RoBee in azienda.

Le “mani” consentono di raccogliere e sistemare piccoli oggetti del diametro anche di soli 3 cm e di peso fino a due Kg mentre, grazie al carrello è in grado di movimentare carichi fino a un massimo di 80 Kg. Grazie alle API può essere collegato ai principali servizi aziendali e mantenere una memoria storica di tutto quello che accade nell’ambiente dove opera.

 

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