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Entro fine anno Google disattiverà 150 milioni di account che non hanno il doppio fattore di autenticazione

Entro fine anno Google disattiverà 150 milioni di account che non hanno il dopp...

By ivananotarangelo

Google pronto a disattivare 150 milioni di account privi dell’autenticazione a due fattori. L’annuncio era stato dato dai vertici di BiG già lo scorso maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Password, quando confermò che presto avrebbe lanciato l’autenticazione a due fattori, rendendola una “misura attiva di default”. L’obiettivo era quello di ottimizzare e rinforzare la sicurezza di molti profili. L’annuncio è stato ribadito pochi giorni, durante  il mese di sensibilizzazione sulla sicurezza informatica, attraverso un post sul blog ufficiale del colosso di Mountain View. Dove è precisato che la misura scatterà già entro la fine del 2021.

Con l’autenticazione a due fattori (conosciuta anche come verifica a due passaggi), l’utente incrementa il livello di sicurezza del suo profilo, se la password fosse scoperta. Attraverso questa funzionalità, l’utente dovrà accedere al profilo, eseguendo i due passaggi, usando il telefono per entrare nell’account e la relativa password. Procedere con l’autenticazione a due fattori, non è un’operazione complicata. Infatti, dopo aver aperto il proprio Account Google, sarà sufficiente accedere al pannello di navigazione, selezionare la voce Sicurezza. All’interno della sezione “Accesso a Google”, si troverà i comando Verifica in due passaggi. In seguito, bisognerà selezionare Inizia e seguire tutte le istruzioni sullo schermo. Dopo l’attivazione dell’autenticazione a due fattori, l’utente dovrà completare un secondo passaggio, con l’obiettivo di verificare l’identità al momento dell’accesso. Così, al fine di salvaguardare in modo efficace il proprio account, Google chiederà di compiere un secondo passaggio. In questo modo, il profilo godrà del massimo livello di sicurezza.

Da Mountain View precisano, però, che l’autenticazione a due fattori non è predisposta per tutti i modelli e per tutte le tecnologie. Pertanto, Google si sta impegnando per progettare e lanciare sistemi in grado di garantire una fruizione che sia piacevole e, allo stesso tempo, sicura per l’utente. E il primo obiettivo è quello di organizzarsi sul lungo periodo e risolvere la criticità relativa alla “dipendenza dalle password”.

Dal canto suo e già nel 2018, Google aveva rilevato e annunciato che solo il 10% degli account attivi ricorreva all’autenticazione a due fattori. Di certo, una cifra estremamente esigua e che ha stimolato BigG a questo cambiamento radicale. Inoltre, anche su YouTube e a partire da novembre sarà prevista una simile soluzione, ma con una differenza. Infatti, in questo caso e nella fase iniziale, la funzionalità sarà necessaria solo i creator iscritti al Partner Program. Essi dovranno completare l’autenticazione a due fattori per potersi mantenere attivi sui propri canali, così da salvaguardarli da attacchi esterni ed eventuali appropriazione indebite da parte di terzi.

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