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Il browser Opera consente i pagamenti in Bitcoin

Il browser Opera consente i pagamenti in Bitcoin

By Redazione

Il browser Opera ha annunciato di aver integrato i portafogli (wallets) di Bitcoin all’interno della sua applicazione Android, permettendo di inviare e ricevere criptomoneta. Gli utenti possono inoltre utilizzare Bticoin per acquistare beni e servizi sulle piattaforme di e-commerce in modo diretto, senza bisogno di estensioni o di seguire procedimenti complessi. L’integrazione di Bitcoin segue quella di Ether (ETH), aggiunta a febbraio del 2019. Le nuove funzioni relative a Bitcoin erano già state testate questa estate nella versione beta del browser. Come dichiarato da Charles Hamel, che in Opera è alla guida della divisione che si occupa di criptovalute, il browser si è sempre dimostrato particolarmente aperto alla blockchain, attraverso diversi progetti legati a questa tecnologia, al calcolo decentralizzato e alle valute digitali. D’altronde, sottolinea Hamel, il browser costituisce la porta d’ingresso per molti degli elementi che caratterizzano la vita dell’utente: contenuti, transazioni finanziarie, acquisti e social media. 

Opera si dimostra dunque molto attivo nell’implementare nuove funzioni relative allo sviluppo del Web 3, termine con cui si indica l’evoluzione nello sviluppo del web su diversi livelli, fra cui anche l’implementazione della blockchain. A giugno, la compagnia aveva rilasciato Opera Touch, una versione per iOS del browser in grado di supportare nativamente il protocollo Ethereum e le API Web 3 di Ethereum. In quella circostanza, Hamel aveva sottolineato come tutti i browser moderni dovrebbero integrare un portafoglio per criptovalute, soprattutto per permettere a nuovi modelli di business di emergere sul web. Con l’annuncio relativo a Bitcoin, opera si configura come uno dei pochi fra i principali browser a supportare nativamente le criptomonete, semplificandone notevolmente l’utilizzo sul web. Il suo competitor principale è il browser Brave, che ricompensa in token BAT gli utenti che guardano le pubblicità. La mossa di Opera si pone nel più ampio interesse delle grandi aziende tech nei confronti della blockchain, simboleggiato, ad esempio, dal progetto della criptomoneta Libra portato avanti, tra diverse polemiche, dal social network Facebook.

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