Il primo SMS della storia all’asta per 107.000 euro

25/12/2021
Il primissimo SMS inviato nella storia della telefonia è stato appena venduto per 107.000 euro, sotto forma di NFT, a seguito di un’asta organizzata dalla casa di Aguttes, questo martedì 21 dicembre.
Questo primo SMS della storia è stato venduto dall’operatore britannico Vodafone. Questa vendita è a scopo benefico poiché l’intero importo raccolto sarà devoluto all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
Quasi 30 anni fa, il 3 dicembre 1992 alle 18:09, il primo messaggio di testo della storia è stato inviato tramite un computer a un telefono Orbitel 901. Il contenuto del testo era il seguente: “Buon Natale”. Ad accoglierla c’era Richard Jarvis, allora manager dell’operatore Vodafone.
Un SMS non è tangibile, per questo viene venduto sotto forma di NFT (Non Fungible Token), quei token virtuali che da inizio anno fanno scorrere l’inchiostro. Pertanto, per un acquisto sotto forma di NFT, l’acquirente riceve un documento di proprietà digitale a prova di manomissione, unico e non intercambiabile che giustifica il possesso della proprietà (in questo caso l’SMS in questione) e la sua autenticità.
Da diversi mesi sembra emergere una vera mania intorno agli NFT, i marchi e gli investitori mostrano sempre più interesse. Numerose opere digitali sono state vendute quest’anno sotto forma di NFT, è il caso di “Spike” del famoso street artist Banksy. L’originale dell’opera è una pietra staccata dallo stesso Banksy dalla barriera israeliana in Cisgiordania, su cui ha scritto la parola “spike”, che significa punta, spuntone. Nella versione Nft, accompagna dalla voce di Grigòlo, si vede la pietra che fluttua nello spazio, poi attraversa l’atmosfera terrestre e si schianta nel Mar Morto, tornando simbolicamente lì dove è sempre stata.
Una cosa è certa, quando si tratta di NFT, i prezzi salgono… come il primo tweet del creatore di Twitter Jack Dorsey, acquistato tramite NFT per $ 2,9 milioni lo scorso marzo.