Qual è il miglior linguaggio di programmazione per l’intelligenza artificiale?

Qual è il miglior linguaggio di programmazione per l’intelligenza artificiale?

22/03/2022 0 By Redazione

Se vi approcciate all’intelligenza artificiale con il timore di poter creare qualcosa di mostruoso, state tranquilli, non siete soli. In fondo tutti quelli che hanno visto film come “Terminator” o “Io Robot” hanno paura che dando alle macchine sembianze e modi di ragionare umani le cose possano precipitare a svantaggio della razza umana molto in fretta anche se studi approfonditi dimostrino che una minaccia reale in tal senso sia abbastanza remota. In realtà, l’Intelligenza Artificiale (AI) fa riferimento a macchine intelligenti che già sono onnipresenti nella nostra vita quotidiana. Un semplice irrigatore programmabile è in grado di valutare l’umidità del terreno e agire di conseguenza; Alexa, Google Home, Philips Hub, sono in grado di gestire la maggior parte degli apparecchi elettrici in casa; la stessa Alexa, l’assistente di Google, Siri, capiscono le nostre domande e rispondono di conseguenza. Tutto questo significa che oggi la tecnologia AI è a portata di mano.

Programmare l’Intelligenza Artificiale

In quest’era di trasformazione digitale, l’AI sta emergendo in molti campi, supportando gli umani e fornendo loro soluzioni veloci ai problemi quotidiani. Questo significa che ci sarà sempre più bisogno di persone in grado di definire gli algoritmi e scrivere i programmi ma che siano, contemporaneamente in grado di comprendere gli aspetti pratici (elettronica, dati, linguaggi verbali) del problema per sviluppare senza intoppi. Se volete affrontare la sfida il primo consiglio che ci sentiamo di dare è di imparare Python, un linguaggio di programmazione generico di alto livello apprezzato dagli sviluppatori per la sua sintassi semplice, l’approccio orientato agli oggetti e la manutenibilità del codice e che, soprattutto, è ben attrezzato per gestire anche progetti grandi e complessi. Grazie alla sua flessibilità Python è molto utilizzato per lo sviluppo di applicazioni per il “machine learning”, la branca dell’Intelligenza Artificiale che si occupa dell’addestramento delle macchine, oltre che per la cosiddetta Ingegneria dei Dati, la branca AI che comprende l’approvvigionamento, la trasformazione e la gestione dei dati da vari sistemi. Fra i vari strumenti disponibili per Python è da segnalare TensorFlow, una libreria di apprendimento automatico open source in cui puoi addestrare reti neurali profonde. Le altre librerie e i framework disponibili includono Panda, SciPy, nltk, PyTorch, Cheras, Teano, scikit-learn,0 grazie alle quali si potranno implementare non solo applicazioni per l’apprendimento automatico ma anche per l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) (quella usata dagli assistenti come Google, Alexa e Siri per capire cosa stiamo dicendo e rispondere in modo appropriato) e per la valutazione di espressioni matematiche avanzate. Per concludere diciamo che il punto di forza di Python rimane quello di essere uno dei linguaggi più facili da imparare, nonostante ciò di cui è capace.

Gli altri linguaggi per l’AI

Fra gli altri linguaggi utili per programmare l’Intelligenza Artificiale segnaliamo uno dei più vecchi linguaggi di programmazione, il Prolog, basato su tre elementi fondamentali: fatti, regole e obiettivi. Allo sviluppatore il compito di definire i tre elementi e stabilire le relazioni fra di loro per raggiungere l’obiettivo analizzando i fatti e le regole. Prolog è utilizzato per per creare chatbot, assistenti vocali e interfacce utente grafiche (GUI). Anche LISP, creato nel 1958, è adatto allo sviluppo dell’IA ma non è molto usato a causa della sintassi difficile da imparare e per la mancanza di librerie specifiche. Da menzionare Java, uno dei linguaggi di programmazione popolari che ha una moltitudine di librerie open source, facile da usare e con una piattaforma indipendente che lo rende adatto per lo sviluppo dell’IA. Infine C++, l’estensione del linguaggio di programmazione C, utilizzato per costruire reti neurali grazie alla sua velocità di esecuzione.