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Schemi di link di siti web: le cose da non fare secondo Google

Schemi di link di siti web: le cose da non fare secondo Google

By robertafroio

Parliamo oggi di link building una tecnica con la quale è possibile costruire una rete di collegamenti tra siti; conoscere questa tecnica è fondamentale per chi vuole rendere più efficace la propria strategia SEO, c’è da aggiungere che molte tecniche per ottenere collegamenti sono sconsigliati poiché vengono viste come irregolari ma lo vedremo tra poco. I link sono la base stessa del Web e rappresentano una sorta di corsia preferenziale per i motori di ricerca. 

Per quanto riguarda Google c’è da dire che apprezza largamente i link proprio perché questo motore di ricerca vive proprio di questi collegamenti ipertestuali, sono questi ultimi che devono fornire le risposte alle query degli utenti. Tramite delle tecniche di analisi i motori di ricerca sono in grado di scoprire come e in quali modi i siti Web sono collegati tra di loro; valutano la quantità e la qualità di questi collegamenti tramite dei parametri di ranking

Nel 2012 Google diede vita ad un aggiornamento drastico che ha cambiato le carte in gioco: Penguin. Era chiamato a dare un taglio alle attività di spam, prima di questo update non si faceva caso né al contenuto dei collegamenti all’interno di una pagina né al sito web che aveva inserito il suddetto link. Tramite Penguin si pose fine all’acquisto, ritenuto sleale, di link, ma anche allo scambio di network che avevano come solo obiettivo quello di scalare il ranking; ogni tentativo e ogni link creato per manipolare il PageRank (e come abbiamo visto prima il ranking di un sito nei risultati di ricerca di Google) viene visto come una violazione delle istruzioni per i webmaster di Google. 

Schemi di link

Si tratta di una tecnica SEO black hat ed è vista come altamente sconsigliata nelle istruzioni per i webmaster di Google, si tratta di un insieme di collegamenti ipertestuali tra vari siti web; segue un criterio particolare o un metodo artificiale. Questi schemi di link sono facilmente individuabili tramite tecniche di analisi statistiche e matematiche, in quanto parliamo di link non naturali. Vi riporto degli esempi comuni di link non naturali che violano le norme di Google:

  • Pubblicità in formato testuale.
  • Link sparsi in piè di pagina o modelli di vari siti.
  • Commenti all’interno dei forum con link ottimizzati all’interno del post o nella firma.
  • Link di siti di directory o social bookmarking di qualità scarsa.

Google fornisce anche esempi di schemi di link che potrebbero influire in maniera negativa sul posizionamento di un sito all’interno del loro motore di ricerca:

  • Scambio eccessivo di link ma anche la creazione di pagine partner esclusivamente per il crosslinking.
  • Acquisto o vendita di link per aumentare il PageRank.
  • Utilizzo di programmi automatizzati per la creazione di  link al proprio sito.

image credit: www.tecmark.co.uk

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