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WhatsApp, come utilizzare il blocco dell’impronta digitale di Android

WhatsApp, come utilizzare il blocco dell’impronta digitale di Android

By Redazione

Se il cardinale Richelieu, al quale è attribuita la frase “Datemi sei righe scritte dal più onesto degli uomini, e vi troverò una qualche cosa sufficiente a farlo arrestare”, rinascesse oggi avrebbe vita facile per mettere in galera milioni di persone. Gli basterebbe prendere in mano il loro smartphone e dare un’occhiata alle chat di WhatsApp.

Anche se nelle intenzioni dei programmatori WhatsApp dovrebbe essere un modo semplice, sicuro ed affidabile per inviare messaggi istantanei ad altre persone e anche se, di per sé, la piattaforma di Meta garantisce una certa privacy e sicurezza per gli utenti, spesso sono proprio loro, gli utenti, che mettono in pericolo la loro privacy e, talvolta, la propria incolumità. Il pericolo è nelle persone che possono avere accesso fisico al nostro smartphone. A tutti è capitato, almeno una volta di mettere il nostro dispositivo nelle mani del partner, di un genitore, di un figlio o di un amico fidato. E se qualcuno ha accesso fisico al nostro smartphone, potrà utilizzare il nostro account WhatsApp leggendo e inviando messaggi.

Mettere in sicurezza WhatsApp

Le regole per proteggere al meglio il nostro account WhatsApp sono relativamente semplici, basta non condividere mai e con nessuno il nostro codice di registrazione o il PIN di verifica in due passaggi; abilitare, ovviamente, la verifica in due passaggi e fornire un indirizzo e-mail sicuro da utilizzare nel caso in cui dovessimo dimenticare il PIN. Naturalmente utilizziamo sempre un sistema (codice personale, impronta digitale, riconoscimento facciale o altro) per sbloccare lo smartphone. Sicuramente il sistema di sblocco più efficace è basato sul riconoscimento biometrico che riconosce una nostra caratteristica fisica univoca per accertare se siamo proprio noi ad avere richiesto lo sblocco.  E l’impronta digitale è, insieme al DNA, il modo più sicuro per identificarsi. Pochi, però, sanno che, come misura aggiuntiva per la per la privacy, possiamo abilitare il blocco con l’impronta digitale quando apriamo WhatsApp.  Facendolo dovremo usare il nostro dito per accedere all’app.

Come abilitare il blocco con l’impronta digitale

Abilitare il blocco e lo sblocco con l’impronta digitale è semplicissimo. Dovremo avviare normalmente WhatsApp, scegliere “Altre Opzioni” (i tre punti verticali), selezionare “Impostazioni”, poi “Account” e infine “Privacy”. Scorrendo la pagina, verso il fondo, troveremo la voce “Blocca con Impronta Digitale”. Dalla pagina che ci sarà presentata potremo scegliere se bloccare WhatsApp, il tempo dopo il quale l’app sarà bloccata automaticamente (immediatamente, un minuto o 30 minuti), se mostrare l’anteprima del testo e il mittente nelle notifiche anche se l’app è bloccata.

Per confermare il tutto dovremo utilizzare la nostra impronta digitale. Per disabilitare il blocco dovremo seguire lo stesso percorso disattivando la voce “Sblocca con impronta digitale”. Naturalmente il dispositivo deve supportare il riconoscimento dell’impronta digitale (Android 6.0 e successive) che dovrà essere abilitato nelle impostazioni del telefono. Ovviamente, per non limitare le funzioni dell’app, sarà sempre possibile rispondere alle chiamate vocali di WhatsApp anche abbiamo attivato il blocco.

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