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Cancellare Notizie da Google: come leggere i provvedimenti del Garante

Cancellare Notizie da Google: come leggere i provvedimenti del Garante

By Redazione

Cancellare notizie da Google è possibile grazie alle leggi europee sulla privacy e la decisione viene presa da Google stessa e dall’Autorità per la protezione dei dati, ai quali la persone interessata può rivolgersi se non si riterrà soddisfatta della decisione presa da Google. Infatti, per eliminare il proprio nome dalle ricerche Google, togliere notizie da internet, cancellare link dalle ricerche Google ed eliminare risultati di ricerca contenenti informazioni personali, gli utenti presentano richiesta a Google. In base ad una serie di fattori inerenti la pertinenza dei dati e l’interesse del pubblico ad accedervi, Google prenderà una decisione. Nel caso specifico di notizie da rimuovere da Google, le Autorità europee per la protezione dei dati si fanno a delle vere e proprie linee guida che stabiliscono quando è possibile cancellare notizie da Google. Se siete interessati ad approfondire l’argomento, il nostro consiglio è di leggere i provvedimenti del Garante della privacy: in pagine tipo questa, il Garante pubblica i provvedimenti inerenti le richieste di rimozione per diritto all’oblio nei confronti di Google. L’articolo che segue è stato scritto in collaborazione con Cyber Lex (https://cyberlex.net/ , tel. 0639754846 , email: info@cyberlex.net) , società di servizi per la reputazione online specializzata in attività di rimozione di informazioni dai motori di ricerca

Ad oggi ogni persona può esercitare il suo diritto all’Oblio per poter cancellare informazioni, notizie e contenuti di ogni genere da un sito web. I motori di ricerca consigliano sempre di rivolgersi direttamente al proprietario di un sito web per la rimozione di tali contenuti per avere un risultato efficace e sicuro. Quando però non è possibile contattare il web master, vale a dire il proprietario del sito web su cui appare la notizia pregiudizievole, ovvero lo stesso ci nega la possibilità di cancellare i nostri dati, possiamo rivolgerci al motore di ricerca. Il Garante infatti ha stabilito con l’art.17 del Regolamento che ogni persona può far valere il suo diritto all’oblio chiedendo la deindicizzazione di un sito o più dal motore di ricerca. Ogni motore di ricerca perciò predispone un modulo da compilare per gli utenti che ne hanno necessità e che vogliano segnalare uno o più contenuti online. Sicuramente, se sei interessato a cancellare una notizia da Google è sempre meglio valutare, per prima cosa, di contattare il webmaster del sito che l’ha pubblicata.

Diritto all’oblio, tra deindicizzazione e cancellazione

Quando le notizie pregiudizievoli o gli URL vengono deindicizzati su un sito web non si sta cancellando una notizia ma la si sta solo oscurando da determinati parametri di ricerca. Sarà infatti possibile ancora vederla utilizzando altri parametri oppure potrebbe essere visibile all’estero: c.d. deindicizzazione degli URL. Il Regolamento Europeo è valido solamente nell’Unione Europea e i motori di ricerca sono tenuti a rispettarlo solo nei paesi membri. Il motore di ricerca una volta ottenuto il modulo ha facoltà di analizzare la richiesta e decretare se accoglierla o no. Qualora decidesse di non accoglierla la persona interessata può fare ricorso e il caso passerà direttamente all’autorità ossia al Garante. Questa è la pagina per presentare richiesta a Google.

Il provvedimento del Garante Privacy Italiano

La circostanza appena descritta è proprio quella che il garante si è trovata a dirimere. Invero, con il provvedimento del 12 novembre 2020, il Garante della privacy ha preso in carico una richiesta precedentemente rifiutata dal motore di ricerca Google e ha decretato dove fosse possibile per la persona interessata esercitare il suo diritto all’oblio e dove no. Il Garante si è trovato ad analizzare una serie di URL che ha scelto di suddividere in diversi gruppi. Come si evince dallo stesso documento ecco quali azioni sono state intraprese:

-Per gli URL appartenenti al Gruppo A non vi è stata alcuna azione dal momento che lo stesso Google LLC aveva già provveduto ad eliminare tutte le query correlate al nome del reclamante su territorio europeo. 

-Quelli del Gruppo C sempre Google LLC aveva già provveduto ad attuare misure manuali per impedire il posizionamento di tali URL quindi non erano più visibili. 

-Per il Gruppo B invece si è fatta una diversificazione. Di fatti Google LLC ha rifiutato la richiesta da parte del soggetto interessato ritenendola non lecita, mentre il Garante ha stabilito che una serie di questi URL andavano a ledere la reputazione dell’individuo in quanto le informazioni riportate riguardavano una condanna penale ormai scontata e assolta per cui lo stesso aveva ottenuto la riabilitazione nel 2013 quindi accoglieva l’istanza del reclamante e la richiesta di deindicizzazione dando a Google tempo di 20 giorni per procedere in tal senso. Mentre per la restante parte di URL appartenenti sempre al Gruppo B non era possibile accogliere la richiesta dal momento che nelle stesse notizie veniva raccontata la vicenda con relativi aggiornamenti ed era quindi necessario mantenerla online per diritto di cronaca e interesse del pubblico.

Per ricevere assistenza alla cancellazione di notizie da Google contatta Cyber Lex (https://cyberlex.net/ , tel. 0639754846 , email: info@cyberlex.net).

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