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Come utilizzare Snapchat Ads su Shopify

Come utilizzare Snapchat Ads su Shopify

By ivananotarangelo

Associare Snapchat al marketing o ad un’attività professionale può sembrare qualcosa di strano, poiché non ha niente che possa accomunarlo ad un social tradizionale, come Facebook o Twitter. Infatti, Snapchat non è finalizzato alla conquista di follower, poiché consente di coinvolgere un numero più ristretto di persone, rappresentato dagli utenti realmente interessati all’attività. E il valore di questo gruppo è rilevante, perché rappresenta quella fetta di clienti già esistenti, propensi ad acquistare e in grado, poi, di promuovere il brand. Nonostante Snapchat non si presti ad essere un classico social, tutte le sue potenzialità legate al marketing sono rintracciabili nei numeri che, comunque, è in grado di registrare. A tal proposito, infatti, Snapchat vanta la presenza di almeno 100 milioni di utenti quotidiani e più di 5 miliardi di video visualizzati ogni giorno. Inoltre, stando alle statistiche diffuse da ComScore, l’11% degli internauti statunitensi è rintracciabile su Snapchat, mentre il 71% degli utenti ha meno di 34 anni, con il 30% dei Millennial americani, che usa regolarmente la piattaforma.

Le prime interazioni con Snapchat non sono molto semplici, ma i vantaggi che offre, rispetto ad un’altra piattaforma social come può essere Instagram, sono importanti. Per prima cosa, i contenuti Snapchat hanno una scadenza e non restano impressi nella cronologia. Pertanto, c’è una certa urgenza nella sua fruizione. Allo stesso tempo, questa piattaforma offre opzioni creative importanti, consentendo l’applicazione di filtri, effetti speciali, emoji, testo e molto altro. I filtri, allo stesso tempo, permettono di inserire un marchio ai contenuti generati dagli utenti, con la possibilità di inviare gli Snaps creati a follower specifici e realizzare una “Storia” di foto o video multipli, visualizzabili nelle 24 ore. Snapchat, poi, consente di comunicare attraverso messaggi di testo, video chat live e contenuti condivisi.

Tuttavia, prima di realizzare e postare Snaps, è importante creare le condizioni utili per poter “stare” su Snapchat. Infatti, avere un account non basta, perché diventa necessaria mettere insieme un buon numero di follower. E questa è un’operazione molto più difficile da realizzare, rispetto a quanto accade su altre piattaforme. Ma è possibile raccogliere follower solo se si fa buona pubblicità allo pseudonimo che si usa su Snapchat. In questo caso, potrebbe essere utile condividerlo sugli altri social, aggiungerlo tra le informazioni del profilo oppure diffonderlo in un post, invitando gli altri Snapchatter a diventare propri follower. Inoltre, i contatti già presenti sulla propria rubrica o afferenti alla propria cerchia di conoscenti, potrebbero essere già aggiunti sulla piattaforma di Snapchat.

Una volta concretizzate tutte le premesse utili per una presenza stabile sulla piattaforma, sarà necessario passare all’azione, iniziando con l’effettuare il download e la diffusione dei propri Snaps. Sarà importante attirare i follower attraverso la diffusione di anteprime ed anticipazioni, da condividere su altre piattaforme social (Twitter, Facebook, Instagram), visto che il contenuto non sopravvive molto su Snapchat. Su questa piattaforma non è difficile trovare altri Snapchatter “noti”. Si tratta di veri e propri influencer, che potrebbero trasformarsi in punti di riferimento a cui ispirarsi e, allo stesso tempo, fonte a cui attingere altri follower.

Un limite importante di Snapchat è legato alla difficoltà nel monitorare i risultati raggiunti ed ottenuti. A tal proposito, la piattaforma dispone di tre metriche principali: le visualizzazioni che, essendo più attive su questa piattaforma, rappresentano lo strumento di misurazione più prezioso; gli screenshot, grazie ai quali conoscere il momento in cui qualcuno ha salvato lo Snap; i replay, che informano quando qualcuno ha usato l’opzione per rivedere uno Snap. Inoltre, è possibile identificare i follower più fedeli, oltre che inserire short URL nelle didascalie, favorendo la diffusione dei contenuti.

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