Google Drive tra le migliori alternative a Dropbox gratis

22/12/2021
Google Drive è un servizio web sviluppato e lanciato da Google nel 2012. Esso opera in “ambiente cloud computing” e consente la “memorizzazione e la sincronizzazione online”. Si tratta di un programma aperto ed include anche “il file hosting, il file sharing e la modifica collaborativa di documenti”. Al tempo del suo esordio, Google Drive metteva a disposizione fino a 5 GB di archiviazione; con il tempo, BigG ha esteso lo spazio fino ad arrivare agli attuali 30 TB in totale. In realtà, ogni Account Google di base mette a disposizione dell’utente 15 GB di spazio di archiviazione, che le applicazioni Gmail, Google Drive e Google Foto condividono. Tuttavia, è possibile incrementare la quota disponibile per l’archiviazione dei dati, sottoscrivendo un abbonamento a Google One.
Dal canto suo, Google include nel calcolo della quota di spazio di archiviazione del proprio account personale i seguenti materiali: le foto e i video in “qualità originale”, di cui Google Foto ha effettuato il backup; le foto e i video in “alta qualità” (funzionalità ora denominata Risparmio spazio di archiviazione) e in qualità “Express”, con il backup effettuato su Google Foto dopo il 1° giugno 2021. Al contrario, tutte le immagini, foto e video il cui backup è stato effettuato prima del 1° giugno 2021 non saranno calcolati nello spazio di archiviazione dell’Account Google; i messaggi e gli allegati di Gmail, comprese le cartelle Spam e Cestino; i file di Google Drive, compresi i PDF, le immagini e i video; i file realizzati o modificati attraverso le app Google di “creazione collaborativa di contenuti”. Ma verranno conteggiati solo quei documenti su cui l’utente ha lavorato dopo il 1° giugno 2021.
Se l’utente dovesse superare la quota di archiviazione stabilita, non potrà più effettuare l’upload di nuovi file o immagini su Google Drive ed il backup di foto e video su Google Foto. Le attività di invio e recezione delle mail nello spazio Gmail potrebbe non funzionare al massimo delle possibilità previste e, allo stesso tempo, l’utente non potrà realizzare nuovi file nelle app Google, né effettuare modifiche o spostamenti di documenti. Tuttavia, prima di procedere con la loro eliminazione, Google invierà una mail all’utente almeno tre mesi prima che l’attività di soppressione si concretizzi. Il servizio di Google Drive darà la possibilità di evitare l’eliminazione dei contenuti, proponendo l’acquisto di uno spazio aggiuntivo di archiviazione oppure invitando l’utente ad effettuare il download degli stessi. Ma BigG mette a disposizione degli utenti anche preziosi consigli e suggerimenti su come liberare lo spazio, ricorrendo agli “strumenti di gestione dello spazio di archiviazione”, fruibili all’indirizzo https://one.google.com/storage. Infine, l’utente ha anche un’altra opzione. Potrà, infatti, effettuare il download dei documenti su uno dei device personali a disposizione per poi eliminarli dallo spazio di archiviazione sul cloud di Google Drive.