NFT come foto profilo di Twitter: come funziona

NFT come foto profilo di Twitter: come funziona

Da qualche mese, alcuni utenti di Twitter hanno deciso di impostare i Non Fungible Token (NFT – Token Non Fungibili) come immagine del profilo. In questo modo, però, si è originato una sorta di scetticismo sulla reale durata della “proprietà”, in relazione a queste risorse digitali. Infatti, se un utente ha la proprietà di un particolare NFT e lo imposta come immagine del profilo Twitter, nulla impedisce ad altri user di cliccare con il pulsante destro del mouse e fare altrettanto, usando la stessa foto come immagine del proprio account. Nel frattempo, Twitter ha temporeggiato. Ma, dopo mesi di apparente silenzio, il social del cinguettio ha messo in campo un meccanismo di verifica ufficiale, a cui sottoporre le immagini del profilo NFT, impostate come immagini del profilo Twitter.

Attualmente, collegando il portafoglio Ethereum al proprio profilo Twitter, l’utente riceverà una lista degli NFT che si hanno a disposizione. Tuttavia, il processo di verifica sarà effettuato unicamente per i Non Fungible Token basati su Ethereum. Tuttavia, il team del social del cinguettio assicura che questa rappresenta solo una “prima iterazione di una funzionalità che potrebbe continuare a supportare altre blockchain” negli anni a venire. Grazie a questo sistema di verifica, un utente potrà scegliere un qualsiasi NFT come immagine del profilo, che sarà circondata da un cerchio, ma corredata da un bordo esagonale raffinato. Qualora un altro utente decidesse di “rubare” il Non Fungible Token e di applicarlo come sua immagine del profilo Twitter ma senza aver acquistato il token, potrà usare la foto. Ma l’immagine sarà caratterizzata dalla tradizionale cornice a cerchio, senza assumere, invece, l’elegante contorno ad esagono.

Tuttavia, potrebbe palesarsi un altro caso. Infatti, un utente molto competente in materia potrebbe caricare una seconda volta l’immagine “rubata” su una piattaforma NFT, realizzare ex novo un Non Fungible Token visivamente identico ed applicarlo come immagine del profilo, aggiungendo una cornice esagonale e conferendovi una caratteristica tipica della blockchain. A tal proposito, Twitter non ha ancora ben specificato se scenderà in campo contro questa tipologia di sottrazione che, però, è diventato un fenomeno incontrollato, soprattutto nell’ultimo anno, da quando il mercato degli NFT ha preso il volo. Pertanto, la forma di controllo messa in campo da Twitter nei confronti degli NFT ha un duplice obiettivo: evitare la fuga degli appassionati di criptovalute dalle piattaforme dedicate; sviare la visione dell’ex amministratore delegato Jack Dorsey, concentrato unicamente sul trend “solo Bitcoin”.

Dal canto suo, infatti, Dorsey critica aspramente “Web 3, una nuova iterazione di Internet, in esecuzione su blockchain, in contrasto con l’infrastruttura di cloud computing e i server privati”, ma è un grande sostenitore di Bitcoin. E, a tal proposito, ha dichiarato che potrebbe “portare la pace nel mondo”. Tuttavia, NFT e Bitcoin restano su due territori separati, senza confondersi, almeno per il momento. Attualmente, infatti, l’iniziativa NFT si è realizzata all’interno e intorno alla blockchain di Ethereum. Infine, è bene sottolineare come il processo di verifica degli NFT è dedicata unicamente agli utenti di Twitter Blue, il servizio di abbonamento, il cui costo ammonta a $ 2,99 al mese e che mette a disposizione “una UX semplificata e un pulsante <<annulla>>, tra le altre funzionalità per lo più cosmetiche”.