“Clearview Ai” è una nuova applicazione, finita sotto l’occhio del ciclone, per aver usato immagini estrapolate dal Web e avervi applicato la tecnologia del riconoscimento facciale. L’obiettivo è stato quello di mettere a disposizione delle forze dell’ordine e di altre autorità un mezzo particolare per entrare nella vita delle persone. Ma Clearview ha deciso di fare un salto in avanti. Così, l’amministratore delegato dell’app ha deciso di fruire dell’intelligenza artificiale per potenziare il sistema di sorveglianza messo in campo dall’azienda. In questo modo, però, la tecnologia si è fatta anche più pericolosa e propensa agli errori.
Nel frattempo, Clearview ha messo insieme miliardi di foto, prese da diversi siti e piattaforme, anche da Facebook, Instagram e Twitter. L’app è riuscita ad estrapolare queste foto ricorrendo all’intelligenza artificiale, grazie alla quale è giunta ad riconoscimento dei volti di molte persone. A loro volta, le forze dell’ordine e gli agenti hanno consultato gli archivi delle foto raccolte da Clearveiw per individuare i diversi sospettati, comparandoli con i propri profili virtuali. Nel corso di un’intervista al portale online Wired, il co-fondatore e Amministratore Delegato di Clearview Hoan Ton-That ha svelato come l’app sia stata in grado di reperire più di dieci miliardi di immagini, “provenienti da varie parti del web, il triplo rispetto a quanto precedentemente riportato”.
Clearview lavora mescolando da un lato la tecnologia del “web crawling“, dall’altro il “machine learning”, con l’obiettivo di ottenere “un riconoscimento facciale perfezionato”. Ma questo modo di operare porta ad una notevole trasgressione della privacy personale e ad un suo potenziale abuso, scatenando polemiche e toccando questioni molto attuali, soprattutto grazie alla massiccia diffusione di smartphone, social media e device digitali di ogni tipo. Infatti, i più critici hanno sostenuto che Clearview sta danneggiando la privacy degli utenti. Proprio per questo motivo, l’Aclu (Unione americana per le libertà civili) ha inoltrato una denuncia nei confronti dell’app nello stato dell’Illinois, limitandone l’azione e riducendo la raccolta di informazioni biometriche. Inoltre, l’azienda dovrà fronteggiare anche le class action mosse a New York e in California, oltre alla richiesta con cui Facebook e Twitter invitano Clearview a fermare l’estrazione di dati dai loro siti.