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Airbnb vieta le feste private nelle case in affitto, i furbetti saranno smascherati

Airbnb vieta le feste private nelle case in affitto, i furbetti saranno smascherati

By Rosy Chianese

Airbnb è la piattaforma di condivisione con la quale è possibile inserire l’annuncio di una casa o stanza che vuoi mettere in affitto, mettendoti quindi in contatto con tutte le persone interessate. La società ha da poco annunciato che sono inizi i test che introdurranno la tecnologia “anti-party”, per contrastare il fenomeno delle feste non autorizzate nelle case affittate tramite la piattaforma. Verrà utilizzato un software che sarà in grado di segnalare, automaticamente, tutte le prenotazioni considerate “potenzialmente a rischio”.

Airbnb mette al bando le feste private

Tutto è nato dalla brutta vicenda di tre anni fa in California dove, durante un party svolto in una casa affittata, persero la vita cinque persone in una sparatoria. Questo fatto di cronaca terribile ha smosso la società a vietare in maniera ufficiale dalla propria piattaforma le party house.

All’epoca venne soltanto proposto, l’azienda ha cercato inizialmente di adottare diverse strategie per contrastare questi eventi “potenzialmente distruttivi”, svolti all’interno delle case messe a disposizione da Airbnb, ma ora è diventato finalmente ufficiale e dal 16 agosto 2022, inoltre, la stessa azienda ha annunciato l’introduzione di questa nuova tecnologia che avrà il compito di evitare le feste.

L’Australia è stato il primo Paese a testare questa nuova tecnologia ed i risultati sono stati più che incoraggianti, riuscendo a ridurre del 35% le feste non autorizzate nelle proprietà di Airbnb. Adesso arriverà il turno di Stati Uniti e Canada fino ad allargarne l’utilizzo a tutto il resto del mondo. Questo sofisticato software considera diversi fattori, tra cui la storia delle recensioni (positive, negative o assenti), da quanto è su Airbnb l’ospite, la distanza totale del viaggio e se la proposta di affitto è per i soli weekend o anche durante i giorni feriali.

Sfruttando quindi l’intelligenza artificiale verranno successivamente segnalate tutte quelle potenziali prenotazioni che saranno considerate dal software “potenzialmente utilizzate per svolgere party non autorizzati”.

L’obiettivo di Airbnb

Alcune fonti interne ad Airbnb hanno dichiarato che “l’obiettivo principale è tentar di ridurre la capacità dei malintenzionati di tenere party non autorizzati che impattano negativamente il proprietario, i vicini e le comunità”. E questo verrà garantito attraverso le prenotazioni segnalate dal nuovo software.

Sicuramente l’introduzione di questa tecnologia porterà risultati molto più produttivi rispetto alla strategia attuata nel 2020, dove la società si è limitata a bloccare gli ospiti al di sotto dei 25, senza recensioni positive, che prenotavano localmente. Airbnb è consapevole che nessun sistema potrà mai raggiungere la perfezione ma confida che questo nuovo sistema porterà dei buoni risultati, sulla scia di quanto già fatto nei primi test svolti in Australia.

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