FRAN: l’IA che ha ringiovanito Harrison Ford in Indiana Jones 5

25/07/2023
Indiana Jones è una saga cinematografica che ha fatto la storia del cinema. I primi tre film, diretti da Steven Spielberg, sono usciti negli anni ’80 e hanno conquistato il pubblico con le avventure dell’archeologo interpretato da Harrison Ford. Nel 2008, dopo 19 anni, è uscito il quarto film, sempre con lo stesso regista e attore.
Ora, nel 2023, arriva il quinto capitolo, intitolato “Indiana Jones e il quadrante del destino”. Harrison Ford, ormai ottantenne, torna a vestire i panni del suo personaggio più famoso, ma con una novità: il suo volto è stato ringiovanito grazie alla tecnologia FRAN.
Cos’è FRAN, la rete neurale che ha ringiovanito virtualmente di 45 anni Harrison Ford
FRAN sta per Face Re-Aging Network ed è un sistema di intelligenza artificiale che permette di modificare l’aspetto di una persona in modo realistico e naturale. FRAN è stato sviluppato dalla Disney, che ha acquisito la Lucasfilm nel 2012 e ha prodotto l’ultimo episodio della serie. FRAN funziona analizzando le immagini del volto di una persona a diverse età e creando un modello tridimensionale che può essere adattato a qualsiasi scena.
In questo modo, si può ottenere un effetto di ringiovanimento o invecchiamento molto credibile e convincente. FRAN è una delle tecnologie più avanzate nel campo della computer grafica e ha già dimostrato le sue potenzialità in altri film della Disney, come “Il re leone” o “Star Wars: Il risveglio della Forza”. Con “Indiana Jones e il quadrante del destino”, FRAN promette di regalarci un’esperienza unica e sorprendente, facendoci rivivere le emozioni dei primi film della saga.
Prima di questa tecnologia invecchiare o rendere più giovane un attore in un video era qualcosa di molto costoso e lungo perché si procedeva su ogni fotogramma manualmente, mentre adesso con questa tecnologia, tutto viene fatto in automatico.
La Disney, però, ha visto che è difficile addestrare la rete neurale FRAN su un set di dati di persone reali, ma occorre avere una serie di immagini artificiali. Ecco perché i ricercatori hanno realizzato un database con migliaia di volti realizzati a caso, invecchiandoli in modo artificiale con gli strumenti adatti che si basano sul machine learning e che poi inviano i risultati a FRAN che fa l’analisi di ogni immagine per capire quali sono le parti del corpo che possono essere nel tempo soggette a invecchiamento.
In questo modo è possibile invecchiare qualcuno mantenendo i suoi tratti somatici e il suo aspetto generale, anche nel momento in cui la testa o il viso sono in movimento e quando la luce entra in quella scena. Con FRAN è possibile avere un risultato realistico su un età tra i 18 e gli 85 anni e la Disney afferma che “per quanto ne sappiamo, FRAN è il primo metodo a fornire risultati di reaging ad alta risoluzione temporalmente stabili su video che mostrano volti in espressioni diverse e da diverse visuali“.
Cos’è una U-Net
Disney racconta che per realizzare FRAN i tecnici hanno utilizzato una U-Net, cioè un’architettura di rete neurale convoluzionale (CNN) molto usata nel campo della segmentazione semantica delle immagini in modo da estrapolare le varie caratteristiche dell’immagine, dove i vari filtri fanno la scansione dell’immagine pixel per pixel.
I limiti di FRAN
I portavoce di Disney Research sostengono che FRAN ha dei limiti, ad esempio le modifiche fatte alle immagini che hanno grandi dimensioni sono complesse nella gestione e viene difficile realizzare un buon risultato. La Disney afferma a questo proposito che esistono altre modalità da preferire a questo usato nell’ultimo Indiana Jones. Altra nota è quella del rendere i capelli grigi, che non è presente tra i dati di addestramento, anche se si pensa che verrà inserita in futuro e anche i cambiamenti di massa corporea non sono ancora presenti ma sembra che arriveranno delle modifiche in merito.
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