Bonus Retrofit 2022 per convertire l’auto in elettrica

Bonus Retrofit 2022 per convertire l’auto in elettrica

18/08/2022 0 By Redazione

La spinta per incentivare gli automobilisti a passare a fonti di alimentazione meno inquinanti non si arresta e anche se i fondi per l’ecobonus per per le vetture con emissioni fra i 61 e i 135 grammi di CO2 emesse per chilometro percorso si sono esauriti restano ancora dotazioni economiche sufficienti per le auto elettriche a zero emissioni, e per gli ibridi con emissioni inferiori a 61 g/km.

A questi, recentemente, si sono aggiunti i fondi per incentivare il retrofit di veicoli con motore a combustione interna in veicoli elettrici o ibridi.

Bonus Retrofit, cos’è

Il retrofit di veicoli elettrici è un processo che consente di convertire un’auto che utilizza un motore a combustione interna (benzina, diesel, GPL o metano) in un’automobile elettrica. Già diffuso in molti paesi europei ed extra-UE, il processo prevede la sostituzione del motore originale e di altri componenti con un nuovo propulsore e una fonte di energia (batteria) che sono trapiantati nella scocca dell’automobile.

Come nel caso delle auto elettriche anche il retrofit può sostituire completamente il motore esistente con un nuovo motore elettrico e e una nuova trasmissione o aggiungere un generatore e più motori elettrici al propulsore già esistente.

Bonus Retrofit, i vantaggi

Con un minor numero di parti in movimento rispetto al classico motore a combustione i vantaggi sono sensibili. Meno rumore, quasi assente; meno calore da disperdere; assenza quasi assoluta di vibrazioni; assenza di inquinamento da polveri sottili e CO2. Insomma vantaggi innegabili per l’ambiente.

Poiché il retrofit di un’auto elettrica prevede anche di mantenere gran parte dei componenti originali (sospensioni, fari, freni ecc.) il sistema rivela tutti i suoi vantaggi quando si possiede un veicolo piuttosto datato (euro 2 o precedente) in buone condizioni meccaniche e di carrozzeria che le normative impediscono di usare in determinate circostanze.

Retrofit: come funziona

Una volta se si facevano interventi di modifica sostanziale del veicolo bisognava ottenere il nulla osta del produttore dell’auto e, dopo aver apportato le modifiche per il retrofit in auto elettrica, sottoporla a visita e collaudo come “veicolo unico” con una spesa fra pratiche e bolli di svariate migliaia di euro.

Oggi, grazie al cosiddetto Decreto Retrofit (D.M. 219/2015) il nulla osta della casa produttrice non è più necessario e tutta la pratica, se si utilizza un kit omologato montato da un’officina specializzata, è simile a quella che si deve fare per trasformare un’auto a benzina in GPL o metano.

Quanto incide il bonus sul costo?

Il bonus per il retrofit, massimo 3.500 euro, incide per un 30/35% sul costo complessivo della trasformazione. Buona parte del costo del retrofit dipende dal pacco batterie installato. In genere, per effettuare la modifica su un veicolo da città, il prezzo, al netto del bonus, si aggira intorno ai 7.000 euro ma, in cambio avremo un veicolo in grado di garantirci un centinaio di chilometri di autonomia con un “pieno” a meno di 5 euro.

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